La letterina di Natale agli antristi, anno 2025
Che fossero i giorni immediatamente precedenti al Natale, il Natale del 1985, non lo capivi solo per l'infilata di luminarie brutte del comune che scavalcavano la strada davanti casa, sposando i civici dispari a quelli pari. Nè per le teorie di tubi di lampadine, allora quasi sempre gialli e grossi come gomene, che lampeggiavano sui balconi del quartiere, stanchi di prendere pioggia e freddo. Era l'odore. L'odore di polvere flash appena esplosa, che ti aggrediva appena uscivi dal portone. Segno evidente che Enzo il Minicicciolo e la banda erano passati di lì. Da oltre il parcheggio, in direzione del parco, arrivava il suono ovattato di nuove detonazioni. Raudi tipo C, minerva, svedesi e Sandokan, accompagnati fuori sincrono da accorati appelli natalizi spesi dai vecchi della bocciofila all'indirizzo dei cari estinti della banda di dinamitardi sotto il metro e mezzo [...]