06 ottobre, 2016

Honda FR-V 2016km tour ed altro.

I periodi di silenzio si allungano sempre più e non sempre è per mancanza di tempo o di ispirazione.
Troppi post avrebbero trovato sistemazione nel blog precedente ma qui mi sono imposto di rifuggire dalla tristezza & depressione che caratterizzavano giustamente il latogrigio per cui ho taciuto.
Non che quegli stati d'animo scomparissero ma, magari, evitando di certificarli sarebbero volati via prima.

Funzionato suppergiù.

Comunque.

Ce l'ho fatta, almeno una, l'Honda FR-V 2016km tour.

Ottenute le ferie in Agosto, sono riuscito a fare quel viaggio che tanto volevo.
1100 km da solo.

Cioè, da solo al volante.

Al mio fianco sedeva SR-G8, il terzogenito che come un droide mi cambiava i cd e leggeva i messaggi su WhatsApp.

12 ore per arrivare in Basilicata, seguendo una rotta a basso consumo, potevo limare almeno 30' ma i crampi alla gamba dx mi hanno costretto ad una sosta supplementare.
La prossima auto la vorrei col cruise control tuttavia la Honda FR-V ha assolto egregiamente il compito.

10 giorni servito e riverito presso i miei possibili consuoceri, poi il ritorno passando dalla metropoli, col primogenito a fare da secondo pilota.

Nel frattempo anche una visita a Matera, per vedere la splendida città ed incontrare un caro webfriend di Facebook, il titolare di questo posto qui.

Non mangiavo così bene da secoli, l'amico Gianni ha posticipato perfino la chiusura per accoglierci.

Chi passa da quelle parti ci vada oppure ci si rechi appositamente, ne vale la pena.


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 Poi però il ritorno ed è tornato tutto come prima.

Settembre mi è scivolato via nella solita spirale di sonno vs. lavoro, avrei dovuto fare tante cose ed invece nulla.

Finchè è arrivata la prima decade di ottobre, col suo carico di dolore e ricordi.


(Scrivo questo post in diretta, senza averlo pensato prima, quindi mi asciugo le lacrime ed ometto ciò che sto pensando, altrimenti è come niente, si ritorna al principio, ndr)

Quindi, lo stato attuale com'è?

Il futuro, come sempre, non è scritto.

Il presente procede a calci, sputi e schiaffi.

Tante cose che vorrei fare che collidono con quelle che devo e quelle che posso.

€uri permettendo, vorrei andare in Trentino a trovare la mia cara amica ed in Toscana ad incontrare una bionda.

Ci scriviamo da mesi pur continuando a restare chiusi ognuno nel proprio guscio.

Sembra che le rispettive paure stiano vincendo.

Wait & see.

Ogni progetto è sospeso per ora.

Spero di avere comunque da scrivere in un intervallo di tempo minore.


04 agosto, 2016

Outlet.

In questi anni di navigazione ne ho conosciute virtualmente un po'.
Una invece, prima, l'avevo sposata.

Nessuna mi ha mai dato una risposta credibile.

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La domanda è: "cos'hanno gli uomini sposati in più degli altri?"


In quel quarto di secolo nessuna mi si è mai offerta o, se lo ha fatto, non me ne sono accorto.

Può darsi quindi che i soggetti abbiano qualcosa in meno anzichè in più.

Tuttavia perchè allora dannarsi per un prodotto difettato?

Mah.


10 giugno, 2016

Citazioni.

Quando ci si rifiuta di fare del lirismo, riempire una pagina diventa un supplizio:
a che serve scrivere per dire esattamente quello che si aveva da dire?


[Emil Cioran]

Oppure, questa è fresca:

Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

[Albert Einstein]



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Siiuleiter.



30 aprile, 2016

Donna con la gonna.

Silenzio.

Lo cerco ma spesso mi infastidisce.

Eppure ci dev'essere una via di mezzo.

Sentire parole che bramo di ascoltare.

Trovare orecchie che aspettino lo stesso.

Qualsiasi ma che siano il motivo per tornare a casa.

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Beh, è chiaro che qui bisogna ricostruire tutto.

Non lo scrivo da oggi.




... che poi, citando il Vecchioni, io la donna che leggeva Freud ce l'avevo e non era male.

La prossima magari anche no, però.

Vedrò, ma qui il tempo vola e non è bene.

Nel mirino qualcuna ce l'avrei tuttavia non ho mai/ancora avuto la possibilità di porle la domanda fatidica:

Vuoi invecchiare con me?







23 aprile, 2016

Spazio grigio ripetuto.

L'ho già scritto, lo ripeto.

Non potrò mai scordare il momento della tua morte ma non finirò mai di ringraziare per quello della tua nascita.

Buon compleanno, amore mio.

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Se credessi alla numerologia dovrei fare qualche ragionamento sul numero 23.

Magari un'altra volta.


Che poi, kikatzè Emma?


15 aprile, 2016

Stiamo lavorando per me.

Il muratore continua a costruire castelli in aria.

Contemporaneamente un oscuro progettista persevera nell'immaginare studi di fattibilità.

Non so se sarà una pianificazione accurata od un'improvvisazione.

Però sono stufo di questi giorni e di queste notti.

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Farcela o perire nel tentativo.



E forse metterci una pietra sopra non sarà solo un modo di dire.

29 marzo, 2016

e ci scappa da ridere.

Questa volta mi è dispiaciuto venir via.

La metropoli mi opprime ancora ma sono riuscito a non farci troppo caso, complici le festività.

Il weekend in montagna con le sue strade nuove è saltato, avremo altre possibilità.

Mi sono goduto i ragazzi in trasferta e la possibile nuora.

Papà e mamma, i capelli più bianchi, Herr Alzheimer sempre più invadente.

Le amiche della scuola, tra cui quel treno che ho perso e probabilmente non ripasserà.

Gli amici di un tempo, come se questo non fosse trascorso.

Il mio amore precedente, solita testa di legno ma le voglio bene comunque, non dimentico che quando è stato necessario lei c'era.

Poi un paio d'occhi che mi porto dentro da decenni, nascosti quando era giusto fosse così, rivisti con gioia ora che la vita mi ha liberato (controvoglia) da determinati obblighi.

Altri occhi, nuovi, apprezzati finora solo in foto, una bibita in fronte al Castello Sforzesco.

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(c) Massimo Cavezzali


Poi sono tornato a casa ed in meno di 24 ore ho ricaricato il pieno di negatività che avevo alla partenza.

Questo non è accettabile.


Mi parlano del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, qui mi stanno fregando la bottiglia.