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vado alla mostra su Picasso a Genova,la mia città, e girando tra visi e corpi scomposti fino a sembrare mostruosi incappo in una riflessione, una mia personalissima ed umilissima interpretazione del lavoro del pittore che faccio mia.
D’altronde l’arte è quello che vediamo con gli occhi di oggi, influenzati dagli occhi di ieri e con le aspettative di quelli di domani…
Picasso cercava di cogliere il soggetto da rappresentare scomponendo l’immagine in forme geometriche,appiattendo e scomponendo anche la prospettiva stessa.
Analizzare le persone per coglierne la natura e riversarla così scomposta sulla tela.
Mentre i bambini rimangono quasi sempre composti,perché la loro natura è già a galla e non è necessario scovarla ed analizzarla, gli adulti diventano “mostri”, comprese le sue amanti e le sue mogli 😉




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