Musei e comunicazione digitale: una prospettiva semiotica tra Instagram e web istituzionale

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Propongo per chiudere l’anno una tesi di laurea triennale, molto ben fatta: quella che Anna Teresa Orlandi ha discusso in autunno, per poi iscriversi alla magistrale in Arti Visive. La tesi approfondisce le strategie di comunicazione digitale di tre musei italiani – la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo d’Arte Moderna (MAMbo) di Bologna e la Fondazione Magnani Rocca di Parma – mettendo a confronto il loro uso di Instagram, con particolare attenzione alle “storie in evidenza”, e i loro siti web istituzionali. Obiettivo del lavoro è stato

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Lavora con Librerie.Coop: posizione Junior Marketing a Bologna

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Ricevo e volentieri pubblico questo annuncio da Librerie.Coop a Bologna.

Ti incuriosisce il mondo dei libri e delle librerie e vuoi entrare in un team che fa comunicazione e marketing in questo ambito? L’azienda Librerie.coop, che gestisce oltre 100 librerie, è alla ricerca di una risorsa junior da inserire nella divisione marketing e comunicazione. Qui di seguito puoi leggere i dettagli.

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Il ruolo della figura maschile nelle pubblicità di detersivi: i casi Dash e Dixan

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Condivido il lavoro, molto ben fatto, che Arianna Tescari, studentessa della Laurea Magistrale in Informazione, Culture e Organizzazione dei Media (INCOM) all’Università di Bologna, ha presentato per sostenere l’esame del mio insegnamento in Semiotica dei media digitali. Arianna ha analizzato la rappresentazione dell’uomo nelle pubblicità di detersivi per la lavatrice, concentrandosi su due spot del 2023 – Dash Power Pods con Enrico Brignano e Dixan Pulito Profondo – e combinando il metodo dell’analisi semiotica con il marketing. La tesina mostra l’evoluzione della figura maschile…

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Femminicidio e media: un’analisi semiotica del caso Giulia Cecchettin

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Fonte: home Fondazione Giulia Cecchettin.
1–2 minuti

Dopo aver scatenato una mobilitazione collettiva senza precedenti, dal novembre 2023 il femminicidio di Giulia Cecchettin è diventato un nodo cruciale nel dibattito pubblico italiano sulla violenza di genere. Ma come è stato raccontato dai media? Quali immagini della vittima e del carnefice sono state costruite? E soprattutto: i media hanno davvero trattato il caso in modo diverso dagli altri femminicidi, o hanno contribuito ancora una volta – anche inconsapevolmente – a perpetuare stereotipi di genere?

A queste e altre domande risponde la tesi magistrale in Semiotica di Camilla Tuzzo, Raccontare il femminicidio: analisi semiotica del caso Giulia Cecchettin nel discorso giornalistico, che ho seguito come relatrice e che abbiamo discusso in luglio.

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Quattro aree di intervento per valorizzare gli studi umanistici sul mercato del lavoro

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Alla fine dell’incontro del 30 novembre 2023 del gruppo “Studio materie umanistiche, lavoro, guadagno” (SMULG), abbiamo individuato quattro aree in cui cominciare ad agire.

(1) IL PROBLEMA DELL’AUTORAPPRESENTAZIONE. Spesso chi ha studiato o studia materie umanistiche (oltre il 70% sono persone che si identificano nel genere femminile) ha una bassa autostima, che gli stereotipi negativi sul settore non contribuiscono certo a migliorare. La bassa autostima si traduce in una scarsa capacità di presentarsi in un curriculum vitae, una cover letter e un profilo LinkedIn. CHE FARE?

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Dove ha sbagliato Chiara Ferragni? I principali errori nella sua gestione della crisi Balocco

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Ieri sul Fatto Quotidiano ho focalizzato i quattro errori principali che Chiara Ferragni ha fatto nel gestire la crisi sul caso Balocco.

(1) La non tempestività. Ferragni ci ha messo qualche giorno a metterci la faccia, pubblicando il video in cui ammette di aver sbagliato, chiede scusa e annuncia di voler donare un milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino (più le eventuali riduzioni della sanzione Antitrust che riuscirà a ottenere). Nell’immediato, si era limitata a pubblicare un testo in cui diceva di voler impugnare la sentenza Agcm e si lamentava che “ci si ostinasse a vedere del negativo” nelle operazioni benefiche sue e della sua famiglia. Sbagliato: in qualunque crisi il personaggio pubblico deve intervenire all’istante in prima persona, chiedendo scusa e spiegando nel modo più chiaro possibile cosa è successo dal suo punto di vista e come può rimediare.

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Primi risultati del gruppo Fb “Studio materie umanistiche, lavoro, guadagno”

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Sono felice di annunciare che il gruppo Facebook “Studio materie umanistiche, lavoro, guadagno”, che qualche giorno fa ho creato come primissima iniziativa per valorizzare, in modo sistematico e concreto, le competenze umanistiche sul mercato del lavoro, in pochissimo tempo ha raggiunto (finora) oltre 630 iscrizioni. Ma il tema non è solo la quantità. È che cominciano a vedersi i primi risultati. In particolare:

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